Courenda e brando ma anche walzer,
polka e mazurka e poi bourrée, scottish,
rigodòn e tante altre musiche di danza.
Melodie tradizionali delle nostre Valli
ma anche quelle di tutto il mondo alpino,
d’Irlanda, di Provenza, e dei Paesi Baschi…
Il piacere di fare musica ad orecchio, per sé e per
i propri amici, di suonare in un'osteria o in un cortile,
ma anche in un prato o in una stalla.
Ricercare sullo strumento gli accordi di una melodia
ricordata dai più anziani oppure sentita ad una festa...
qualcuno si alza e accenna un passo di danza...
Strumenti della tradizione popolare come il basso tuba,
e il semitoun
Le suggestioni della ghironda, quelle pastorali della
cornamusa si mescolano ai toni più rustici e alpestri
del corno di stambecco.
Intorno vibra l’arcaico richiamo delle lumàsses ,
le grandi conchiglie di mare in cui si soffia
secondo un antico rito balmese,
sembra levarsi dai più profondi recessi della nostra storia….
Li Barmenk, gli abitanti di Balme, il più alto villaggio
delle Valli di Lanzo, al confine con la Savoia, paese di
capre e cacciatori, di guide alpine e contrabbandieri.
Ma Barmenk significa anche abitanti delle rocce,
di quelle bàrmess, in cui trovavano riparo i nostri
progenitori, i Celti.
Una musica rustica e semplice
che sembra venire da tempi ormai remoti.
Come l’antico patois francoprovenzale
ancora parlato in queste valli, arroccate tra Piemonte e
Savoia, Vallese e Valle d’Aosta, alle pendici delle vette più alte d’Europa.
Una lingua che si dice discendere da quella dei Burgundi, venuti dalle pianure del nord ad occupare le nostre valli nei secoli bui...
Musica e lingua di una cultura semplice ma non povera,
chiusa ma non isolata, estremo presidio umano lungo
la via che conduce ai ghiacciai. Percorsa per secoli
da mercanti e da pellegrini, da soldati e da avventurieri,
da predoni Saraceni e da carbonai Bergamaschi.
E da musicanti...